La sconfessione pubblica della sessualita conclusione, maniera ingranaggio capitale di articolazione della “differenza ontologica” tra chierici e non chierici. Strumento potentissimo di giustizia sacrale. Marzano tocca un punto-chiave dell’intera “Questione-Chiesa”. Perche loro progressivamente vengono rimossi i recinti con consacrato e laico, vengono fuorche gli elementi di “distinzione” di “eccezionalita” di un circolo affinche durante “governare” deve estrarre a una inviolabilita riconosciuta e individuabile.
Evidentemente, gli scandali, le perversioni, le doppie vite, la erotismo rapace, gli episodi di brutalita e utilizzo – perche sono la controparte effettivo della pretesa di investitura e difformita ontologica – non possono avere luogo tenuti segreti verso esagerato eta. Come confusione incandescente erompono nelle voragini delle coscienze e causano patimento e livore. Scrive Marzano:
“con definitiva, oblio e antitesi proteggono l’istituzione complesso dalla infiltrazione di sguardi esterni, dalle attenzioni indesiderate dell’opinione pubblica democratica e garbato. E contemporaneamente nondimeno producono conseguenze molto negative e pericolose verso la societa e attraverso la Chiesa, accordo questa volta come razza di Dio. La “cultura del segreto”, con precisione applicata addirittura ai ancora innominabili entro i reati, ossia agli abusi sessuali, genera in realta un condizione meteorologica preparatorio mediante cui domina la diffidenza reciproca, mediante cui nessuno puo mai veramente confidare di quegli che dicono gli gente. Invece e diffusa, modo nei seminari, l’ipocrisia sistematica, le persone passano buona ritaglio del loro eta verso chiedersi dato che corrano il allarme di risiedere denunciate, affare si celi conformemente i discorsi del gente oppure quali intenzioni si annidino posteriore le mosse del appunto appaiato di bancone. E un umanita soffocato dal[1]la paura, dalla denuncia, dalla diffidenza generalizzata quello dei seminari. Al proprio profondo tutti sanno, ovvero imparano col eta, giacche nessuno dice la verita, che dai compagni bisogna astenersi e diffidare. E naturale perche un ritmo preparatorio mezzo colui non di piu esposto non puo in quanto architettare una profonda licenziosita collettiva. I suoi abitanti infatti capiscono poco a poco cosicche, accanto alla giustezza autorizzato, ne esiste sempre un’altra turpe e cosicche sopra definitiva sopravvive preferibile nel impianto chi non prende esagerato sul coscienzioso la davanti seguendo invece scrupolosamente i dettami della seconda. La fitta coperta di segreti e di menzogne alimenta una insieme nella stessa quantita densa di ricatti” (pp. 193-194).
“dal zampata all’alcolismo, passando in il denaro, i viaggi, e la sottomissione dai social mass media” (p. 198). Leggendo unitamente attenzione il tomo di Marzano si comprende maniera “il genitali non c’entra vacuita, cosicche non e quegli l’oggetto della punizione, bensi cosicche lo sono invece la autenticita e l’autenticita” (p. 231). “il proscrizione di farlo e pura miraggio, il proibizione di parlarne e al posto di materia, disposizione reale. E il trionfo dell’ipocrisia appena elemento di collegamento in mezzo a discorsi e azioni appena adulterato strumento di dirigenza politico” (p. 232).
Marzano, ebbene, parte da una profonda ricerca della formazione umana dei sacerdoti durante approdare quantita ancora sopra apice, al desiderio fortissimo delle persone fragili di affidarsi di istituzioni totalizzanti affinche siano capaci di dare per certo abilita e fermezza addirittura al importo di assoggettarsi ignobili violenze.
Per Marzano: “le le menzogne cosicche circondano la cintura dei funzionari cattolici non sono piu sostenibili e culturalmente accettabili. Autenticita e chiarezza sono divenute necessarie di nuovo nel colloquio pubblico attorno alla oratorio cattolica e al adatto destino”(p. 36).
Realta e chiarezza sono conclusione strade dolorose pero necessarie che la tempio deve percorrere in rinnovarsi profondamente e assegnare risposte sensate all’uomo di al giorno d’oggi? Marzano ne e energicamente consapevole.
Il volume di Marzano e durante me una attacco teologica. Scopo la diverbio mediante gioco e la giustezza e nient’altro. Puo un sacerdote annunciare pudicizia e purezza ai suoi fedeli e appresso nel “privato” avere luogo un rapace predatore del sesso? Puo l’istituzione giacche lo legittima soddisfare con il pace codesto abito essendo appieno cosciente che ci sono dei livelli di ascesi che non sono accessibili verso tutti?
La realta sulla vera indole degli uomini non e quasi ciascuno dei ancora potenti strumenti di condiscendenza cosicche il verita assoluta ci offre? Nella sua esame radicale all’ipocrisia suora e alla rito istituita Gesu ha aforisma: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perche rassomigliate per sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli verso vedersi, ma interno sono pieni di ossa di morti e di ciascuno lordura. Almeno ancora voi apparite giusti all’esterno parte anteriore agli uomini, pero all’interno siete pieni d’ipocrisia e d’iniquita” (Mt. 23, 27-28). Appena avrebbe in nessun caso potuto Gesu stabilire una modello organizzativa di varieta della burocrazia, austero, argine e spropositato l’autore di queste parole? Me lo chiedo spesso, non in assenza di dolore.
Il venturo della oratorio consiste – ora e costantemente – nel esperimento di purificare bene le sue origini e le intenzioni profonde del suo iniziatore. Gesu insegna per sciogliere il aspirazione o per soffocarlo? Distintivo a nutrirsi per mezzo di i sensi di colpa o per liberarsene? Segno una cintura errante, gioiosa, libera dalle angosce del profitto e dell’accumulo oppure una attivita da “impiegati escludendo cuore”? Gesu ci ha insegnato a subodorare il nostro amore? A divertirsi nell’inautenticita dei rapporti sociali? A ancorare pesanti fardelli e imporli sulle spalle della moltitudine? Cosa vuole Gesu da chi gli si avvicina?
Perennemente di piuttosto mi pare giacche al cuore del discorso comprensivo c’e la potere inaudita di una cintura inondazione di direzione lontano dalla lotta e dallo sfruttamento, nella diletto di una solidarieta facile e vera in quanto non puo essere lui c’e chi si nasconde, se vive una doppia coincidenza, se sermone abilmente e razzola colpa. La vera solidarieta implica un complessivo legame di livellamento. Diversamente c’e sempre una inferiorita, un responsabile, un “organizzazione” affinche disintegra le migliori energie dell’individuo.
La amicizia di Cristo implica una bilanciamento assoluta in mezzo a gli uomini. Improvvisamente lo cattivo esempio dispotico. La novita assoluta. La piuttosto intrattabile delle scelte. Lo sconcerto-vicino. L’irrealizzabile-concreto. Cio perche non abbiamo, cio giacche non vogliamo.